Cos'è Cronogramma

Il Cronogramma costituisce uno strumento terapeutico pensato e realizzato per leggere le storie familiari implicate nei processi terapeutici.
Messo a punto nel 2010 attraverso un testo di riferimento e un relativo software applicativo, successivamente aggiornati nel 2020, è stato pensato e realizzato per ampliare i sentieri narrativi messi a disposizione e percorsi da un processo terapeutico.
Alla base della sua definizione c’è stata la necessità di formulare uno strumento d’aiuto nel momento della riflessione terapeutica, basato su una strutturazione descrittiva che aiuti a sposare l’azione terapeutica con la riflessione sugli eventi, senza prescindere dai contenuti e dai processi.
Il Cronogramma si propone come strumento di lettura che aiuti a pesare (γραμμα) il tempo (χρονοϛ), attraverso una collocazione in esso degli elementi base delle storie familiari coinvolte nei processi terapeutici, per cogliere differenze informative che arricchiscano la lettura terapeutica.
La sua natura è triplice.
È uno strumento sintattico, poiché propone l’insieme delle “relazioni grammaticali”, cioè dei rapporti tra le diverse parti che compongono la storia familiare, permettendo di coglierne le relazioni indipendentemente dai loro significati. 
È uno strumento semantico, poiché è capace di alimentare una percezione simbolica, e quindi intensiva, di storie che nella loro trama narrativa iniziale propongono versioni seriali, e, quindi, estensive.
È, inoltre, uno strumento pragmatico, poiché può orientare l’azione terapeutica.
Il Cronogramma si fonda su una sua precisa appartenenza epistemologica.
La mappatura teorica si nutre del modello sistemicorelazionale, partendo dal concetto di complessità.
In virtù di ciò, le storie familiari che elegge a proprio oggetto sono considerate un insieme del quale vanno intercettate diverse parti apparentemente scollegate, cogliendone il collegamento e la loro interdipendenza.
Il Cronogramma declina la dimensione della complessità, innanzitutto, lungo l’asse del tempo: personaggi, eventi e circostanze vanno inserite dentro un’idea di conoscenza storica, che non consideri un peso quasi inutile il passato, ma che, al contrario, ne valorizzi la portata, nell’idea che si può capire il cammino del presente comprendendo i passi compiuti nelle esperienze del passato.

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